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Propositi di inizio anno nuovo: lasciare andare

Propositi di inizio anno nuovo:  lasciare andare

Propositi di inizio anno nuovo: lasciare andare

Per essere felici, motivati ed efficaci più che aggiungere, a volte abbiamo bisogno di … lasciare andare!

Spesso arriviamo alla fine dell’anno con impegni da concludere, bilanci di attività da fare, ‘cose’ in sospeso e ci si sente sommergere dagli impegni. A questo si aggiungono le festività che portano altri impegni con diversi coinvolgimenti familiari e amicali e ci si sente carichi. Carichi di impegni e di stress che il più delle volte è gonfiato dall’ ulteriore carico di cibi che appesantiscono e ingolfano, ci ritroviamo tra panettoni gastronomici e panettoni dolci, e vogliamo forse rinunciare ai dolcetti vari della befana? Se guardiamo temporalmente dietro l’angolo, ci vengono proposti già ora chiacchiere e tortelli della tradizione per il carnevale? E nel frattempo essendo l’inizio dell’anno pensiamo ai progetti e alle nuove attività, c’è persino chi già da ora inizia a pianificare le ferie (!) per il nuovo anno.

Secondo voi c’è da sorprendersi se corpo e mente decidano a volte di ribellarsi sotto il peso di inquinanti fisici e mentali accumulati nel corso degli anni con questi comportamenti?

E se invece quest’anno fosse differente?

Se decidessimo finalmente di lasciare andare qualcosa e di iniziare il nuovo anno più leggeri? In tutti i sensi?

Se decidessimo di ricominciare a provare un po’ di benessere e quindi a sentirci più felici?

Personalmente per il nuovo anno ho deciso di lasciare andare ciò che per me è superfluo.

Ho deciso di sfrondare un po’ di rami così da dedicare le mie energie e il mio tempo per focalizzarmi solo su ciò che per me è essenziale e mi porta benessere.

Su questo tema, lasciar andare, condivido qui alcune delle mie personali scelte, in modo anche da rispondere a tutti coloro che mi hanno scritto e chiesto un aiuto o un supporto. Ciascuno di noi avrà le sue scelte ma talvolta si scoprono più somiglianze tra le persone di quanto si pensa, e ciò inizia quando si sospendono giudizi e pregiudizi, inizia quando si accantonano i pettegolezzi, entrando realmente in contatto con le persone e le si conosce per quello che sono.

Per questo inizio di nuovo anno vi invito a questa riflessione: che cosa posso lasciar andare?

Le mie scelte. 

Scelgo di lasciar andare la tendenza al perfezionismo. Quando lavoravo come Consulente di Direzione, l’Amministratore Delegato di allora insegnava a tutti l’attenzione per i dettagli e il controllo ferreo sull’operato proprio ed altrui. Di questo gliene sarò riconoscente ma in questi ultimi anni, lavorando in altri contesti, ho appreso che essere efficaci ed efficienti significa anche comprendere quel limite oltre il quale la ricerca dell’eccellenza diventa futile e anzi dispendiosa in termini di tempo e salute. 

Per il mio nuovo anno ho deciso di eliminare quelle attività del mio lavoro inutili o che posso delegare. Ho deciso di eliminare quelle attività che non mi competono, di cui mi son fatta carico o di cui sono stata incaricata ma che a me non portano valore aggiunto, bensì solo una sottrazione di tempo e di energie.

Ho deciso di lasciare andare la tendenza al perfezionismo poiché questa porta a un paradosso: ci porta a perdere tonnellate di tempo in attività che non dovremmo affatto fare o che qualcun altro potrebbe fare decisamente meglio di noi.

Ho deciso per il nuovo anno di lasciar andare gli ‘usa persone’ . Ho deciso di lasciar andare cioè quelle persone che dopo aver ottenuto le informazioni che cercano per i loro scopi, o dopo essere state aiutate a livelli diversi di intervento a raggiungere i loro obiettivi, o dopo aver realmente constatato l’apporto dato dai perfezionisti (che si limitano comunque a criticare) non hanno nemmeno la cortesia di dire un grazie poiché ritengono che nella vita tutto gli sia dovuto, e anzi pretendono che l’altro continui a nutrirli come farebbe il seno della loro mamma.

Sono persone che se non ottengono ciò che vogliono, come bambini che fanno i capricci, arrivano ad aggredire l’altro fin anche a minacciarlo poiché non hanno altre risorse oltre alla violenza e alla menzogna.

Per il nuovo anno ho deciso di lasciare andare anche quelle persone che non apprezzano la cura nel fare qualcosa o che pensano di conoscere un’altra persona attraverso il riportato di altre persone che invece, come nel gioco del telefono senza fili, falsa e distorce il messaggio iniziale.

Chi vuole conoscere realmente una persona, una situazione, un lavoro, si prende la briga e il tempo per farlo.

Ho scelto di lasciar andare l’ossessione per il controllo. Da quando ne ho memoria ho sempre desiderato avere il controllo della mia vita, insomma, ho sempre voluto essere l’artefice del mio destino. Messa così non suona neanche tanto male. E questo mio tratto caratteriale probabilmente mi ha spinto a inventarmi il mio lavoro.

Ora però sono consapevole che quello che mi ha portato a questo livello è anche ciò che mi stà frenando nel raggiungere il livello successivo.

Quindi ho deciso di lasciare andare un po’ del controllo su ogni minimo dettaglio soprattutto se l’attività in questione non è di mia competenza.

Ho deciso di seguire la mia onda, chissà, magari è lo stesso anche per te…

Ho deciso di lasciar andare la troppa informazione e le troppe fonti di informazione. Mi piace molto leggere ma la mia media annuale del numero di libri e articoli di studi è aumentata troppo. Così come i numerosi corsi cui ho partecipato per sviluppare le mie competenze. Considero lo studio da sempre una delle chiavi di volta nella formazione di una persona, tuttavia spesso aggiungo un nuovo libro alla mia lista dei desideri che si allunga, e si allunga… pensandoci però anche se passassi 8 ore al giorno a leggere sarebbe impossibile smaltirli tutti. Ogni due o tre mesi viene ideata una nuova tecnica o il ‘tal spunto’ per un nuovo esercizio d’aula, ma quanti soldi e quanto tempo servirebbero per seguire tutti i guru che sembrano spuntare come funghi nella società attuale?

Continuerò ad essere una lettrice vorace e ad aggiornarmi, ma intanto da quest’anno libererò i miei desiderata da tutti quegli articoli e da quei testi che non avrò mai tempo di leggere.

E soprattutto sceglierò con una visione diversa ciò che lascerò entrare nel mio futuro. Il nostro tempo è troppo prezioso e merita di essere investito esclusivamente in ciò che realmente è valido e di valore. Che ne pensi?

Per il nuovo anno ho scelto di lasciar andare il bisogno di approvazione. L’altro anno, mentre mi occupavo di un corso di formazione, ricordo di aver ricevuto un commento particolarmente critico e maleducato, ci rimasi male e la cosa peggiore è che persi delle ore intere per rispondere alla polemica che ne scaturì.

La cosa mi colpì poiché anni fa mentre lavoravo ancora per la mia ex-azienda, considerati gli standard di eccellenza richiesti dalla stessa e dai clienti, capitava spesso che il proprio lavoro fosse fatto a pezzettini e poi centrifugato da un superiore. Ma questo faceva parte del lavoro e non che me la sia mai presa più di tanto.

E allora? Cosa può aver scaturito quella reazione?

Beh si sa che quando un progetto lo sentiamo davvero nostro, il bisogno di approvazione diventa molto più forte. Se questo poi è comunicato con estrema maleducazione può capitare di restarci male.

Negli anni ho imparato a farmi scivolare di dosso critiche, invidie, trolls e hateful… ma talvolta il giudizio di qualcuno diventa ancora importante. E diviene importante tanto quanto gli si dà importanza, solo che spesso invece non è così importante, è esclusivamente il valore che noi diamo a quella persona a farlo diventare tale.

Nel nuovo anno non voglio sprecare nemmeno un minuto ad alimentare le paturnie mentali di altre persone, impegnate più a criticare distruttivamente gli altri e a cercare modi per divertirsi facendo litigare altre persone, senza nemmeno il coraggio di ammettere le proprie invidie e gelosie ma solo facendosi scudo e uso di altre persone… lo stesso vale per te?

Chi decide di intraprendere un percorso al di fuori del sentiero battuto si espone inevitabilmente alle critiche altrui. E’ importante allora lasciarle arrivare, mettere a frutto quelle utili, ignorare quelle pretestuose, e in ogni caso …lasciare che la nostra persona si liberi di ciascuna di esse.

Tengo solo ciò che è utile alla mia evoluzione. Tieni solo ciò che è utile alla tua evoluzione.

Ho scelto di lasciar andare gli oggetti inutili. Ho sempre prediletto le cose organizzate e facilmente reperibili ma negli ultimi anni seguendo diversi fronti di attività e ascoltando il consiglio di qualche ‘buon tempone’ mi son ritrovata in mezzo a tanti “ammucchia-ciaffi”. Ora e da quest’anno, come in un trasloco, ho l’opportunità di lasciare andare oggetti e scartoffie che prima sembravano indispensabili e che si erano accumulati nel corso degli anni.

Liberarmi di oggetti e cose ormai inutili mi ha fatto provare una piacevole sensazione di leggerezza.

Il più delle volte non ci si rende conto, stando immersi in una moltitudine di cose superflue, che queste intralciano i luoghi in cui viviamo e lavoriamo, e quanto influenzano negativamente la nostra vita?

Quando la decisione di liberarcene è presa e iniziamo a farlo, prendiamo consapevolezza di quanto questa sia una liberazione.

Se fatichi a liberarti definitivamente di alcuni oggetti prova a metterli in una scatola e scrivi sopra contenuto e data di oggi, dedicandole uno spazio apposito. Se in tutto quest’anno rimarranno li, vorrà dire che l’anno prossimo potrai riguardare quegli oggetti nella tua scatola che per 365 giorni non sono stati usati, e decidere se liberartene.

A volte ci sono oggetti che teniamo come ricordi, puoi predisporre una scatola dei ricordi valutando se anche quelli sono ricordi da tenere o da lasciar andare…

Con il nuovo anno ho scelto di continuare questo approccio un po’ zen e minimalista, di far entrare nella mia casa e nella mia vita solo ciò che considero per me essenziale. Tu cosa vuoi fare? Prova.

Per quest’anno ho scelto di lasciare andare le scuse. Ho iniziato anni fa alcuni percorsi di crescita e sviluppo personale, ma lungi dallo scoprirmi perfetta, talvolta le scuse hanno preso il sopravvento sulla mia volontà. Fortunatamente, nonostante i tentativi e le ingiunzioni di chi voleva rendermi tale, non sono né un automa, né una macchina, sono un essere umano e posso cercare di migliorarmi diventando sempre di più me stessa. E’ capitato anche a te?

A volte basta solo fermarsi e ricominciare a respirare secondo il nostro ritmo.

A volte invece si commette l’errore di dare spazio a quelle vocine che sussurrano che noi non abbiamo quelle caratteristiche, che dovremmo mollare che non siamo fatti per quello, l’errore è credere nelle nostre scuse o di credere in quelle voci che ci dicono di mollare e di trasformare una sosta temporanea in una sconfitta definitiva. Domanda: a vantaggio di chi?

OK col il nuovo anno ho deciso di lasciare andare queste maledette scuse, e di chiamare le cose con il loro nome, accettando di perdere anche qualche battaglia, senza arrendermi, mai.

Come mi insegnano i grandi maratoneti, come quelli del Tor des Geants, che partecipano alle sfide più dure, al limite della sopravvivenza, se vogliamo raggiungere vette mitiche o traguardi ambiziosi, dobbiamo viaggiare leggeri, portando con noi e nel nostro bagaglio fisico e mentale l’indispensabile.

E tu? Per questo nuovo anno cosa scegli di lasciare andare? 

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