Gare Estreme – k4 e TOR 2016

Siamo a settembre 2016. Si sono appena concluse due delle gare più dure cui partecipano maratoneti e runner esperti, il K4 e il TOR 2016.
Anche quest’anno gli atleti hanno dato il massimo in un’esperienza che segna l’esistenza. Questi percorsi che si snodano lungo le vette delle nostre splendide Alpi richiamando atleti da ogni parte del mondo, richiedono una preparazione specifica.
Per iniziare a conoscere il mondo degli ultramaratoneti, un mondo crudo e impegnativo si può leggere la voce di altri maratoneti nelle interviste condotte da Matteo Simone nel suo libro.
Per chi come me è entrato in contatto con questi atleti capaci di imprese grandiose, ciò che ho respirato mi è rimasto dentro. L’esperienza è un condensato di vita che si consuma in una manciata di giorni, ore che valgono l’esperienza di anni interi.
Queste gare danno tanto e altrettanto prendono, non si può mai sapere come vanno a finire. Non si può predire prima della partenza chi si incontrerà, quanto si soffrirà, in quali momenti si avrà la sensazione di volare sulle proprie gambe, chi ci metterà davanti o dietro la fortuna, e chi invece la sfortuna. Nulla è prevedibile, si parte e si va verso l’ignoto, l’inaspettato, il rischio, ci si immerge in quella che è un’ esperienza che consente di avvicinarsi e talvolta scoprire la propria essenza, poichè è sempre la persona che decide la propria posta in gioco e la propria vincita, a prescindere dal posizionamento nella gara. Ecco questa è una delle poche cose che si sanno prima, mi hanno raccontato gli atleti.
Un grazie a tutti loro che hanno partecipato e a tutte le persone e strutture che hanno consentito queste esperienze.