Stress e infarto, c’è correlazione

Il termine stress viene spesso nominato come la causa di diverse problematiche mediche e numerose patologie. In realtà il termine non indica di per sé qualcosa di negativo per l’organismo. Un punto nodale in relazione allo stress è la sua gestione. Una recente ricerca pubblicata su “Nature Medicine” chiarisce una correlazione rilevante per il mantenimento della salute di una persona: quella tra stress prolungato e malattie cardiovascolari.
Diverse ricerche hanno evidenziato che lo stress è uno dei più importanti fattori di rischio nel favorire un attacco cardiaco e infarto del miocardio.
Secondo uno studio condotto dal Dr. Heidt e colleghi
del Massachusetts General Hospital e della Harvard University, lo stress prolungato ha degli effetti sul
sistema immunitario causando un aumento dei globuli bianchi. Ciò determina un aggravamento dell’infiammazione delle placche aterosclerotiche nelle arterie, in soggetti con questa
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condizione.
Nelle società di oggi questa risulta essere una delle situazioni più frequenti come fattore di rischio di eventi cardiovascolari insieme all’abitudine al fumo, all’obesità e all’ipercolesterolemia.
Recenti contributi scientifici hanno identificato
la presenza di specifici fattori di rischio come fumo (anche solo una sigaretta al giorno), elevati livelli di colesterolo, obesità, ipertensione, diabete, stress, ansia, depressione e correlazioni con problematiche cardiovascolari.
Più in particolare il legame biologico che collega stress, ansia e depressione è stato identificato, nel corso di una serie di esperimenti. Un gruppo di ricercatori dell’Università del Western Ontario (UWO) ha pubblicato un
articolo sulla rivista Nature Neuroscience che evidenzia l’azione inibitoria di una piccola molecola che potrebbe essere utilizzata per trattare anche queste forme di disagio psichico agendo sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
Altri studi hanno evidenziato che i cammini biochimici sottostanti stress, ansia e depressione sono fra loro interconnessi attraverso specifici processi cerebrali. Recenti interventi di tipo psicologico e psicoterapeutico in ambiente ospedaliero stanno mettendo in evidenza come agendo sul cammino psico-fisiologico che lega stress, ansia e depressione, si possa intervenire con trattamenti anche preventivi oltre che curativi su queste forme di
patologia. La ricerca e gli studi in questo campo stanno procedendo in contesti di eccellenza, fra questi in Italia l’ I.R.C.C.S. Policlinico di San Donato.