Salute & BenEssere
“L’arte di vivere non consiste né nel lasciarsi portare dalla corrente con disinteresse, né nell’aggrapparsi alle cose pieni di paura. Consiste nell’essere sensibili ad ogni istante considerandolo del tutto nuovo e unico, consiste nell’avere una mente aperta e pienamente ricettiva.” (Alan Wilson Watts)
Cosa intendiamo quando parliamo di ‘benessere’ ?
di Dr.ssa Sonia De Leonardis Psicoterapeuta – Psicologa
Benessere, ben-essere, ‘stare bene’ o ‘esistere bene’ è una condizione che coinvolge tutte le sfere della vita di un essere umano, e che colora la qualità della sua esistenza. La rilevanza di questo stato di equilibrio consapevole è per ciascuno di noi fondamentale, eppure quale importanza attribuiamo a questa condizione nella nostra vita? Come ce ne occupiamo per vivere bene?
Facendo in sostanza coincidere il benessere con la salute fisica, la Medicina Classica si è concentrata nei secoli maggiormente sul versante delle malattie e su come debellarle. A partire dal secolo scorso, il concetto di Benessere è stato preso in considerazione ed esplorato dagli organi ufficiali accanto a quello di Salute, e già dal 1948 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), andando oltre una concezione di ‘Salute’ come assenza di malattia o infermità, la definisce non più solo come ‘assenza’ di malattia, bensì anche come ‘qualcosa’ in più. La salute viene definita come uno stato di benessere fisico, mentale e sociale, come il massimo grado di benessere raggiungibile da un individuo dal punto di vista bio-psico-sociale. Oggi grazie anche all’OMS possiamo lasciare a questo tema fondamentale il suo respiro, più ampio, reale e attuale.
Il concetto di benessere non è chiuso, predefinito, e statico; ben oltre il concetto di soddisfacimento immediato del piacere, (tipico della società attuale per come descritta da Bauman Z.(2011), implica conoscere e comprendere per sé stessi e per gli altri quali sono le cose veramente importanti per la vita. Concezioni differenti per ciascuno: c’è infatti chi pensa al benessere come alla sua routine stabile e ‘normale’, chi la associa alla possibilità di fare viaggi ed esperienze, chi all’avere beni materiali, chi al non avere malattie fisiche, etc. etc. dipende anche dalla ‘condizione’ in cui ci si trova. Il concetto di benessere ci offre così anche l’occasione di intendere sofferenza e malessere da più vertici di osservazione nell’orizzonte salute. Ciò in pratica significa riflettere su di sé e significa che gli esami clinici vanno fatti accanto ai colloqui psicologici, poiché nessun colloquio può sostituire un esame ematico o una tac, e viceversa, una tac non può comunicare alcun sostegno emotivo ad una persona che stà affrontando un momento difficile, nè comprendere le sue fragilità e riattivare le sue risorse: ciascuno ha il suo posto nel quadro generale. Ciò significa anche dare a ciascuno la possibilità di sentirsi “protagonista” della ricerca del suo benessere e della sua salute. Questo atteggiamento permette di affrontare tanto quelle percezioni di inadeguatezza e vulnerabilità che originano nella quotidianità delle “tribolazioni che amareggiano l’esistenza”, quanto quelle “condizioni” che da alcuni vengono classificate come vere e proprie patologie nosografiche.
I miei interventi sono orientati nel favorire il ben-essere della persona partendo dal superamento del dualismo mente–corpo, che mantiene, invece, la persona scissa e frammentata.
Bloccata nell’incomprensione che quel malessere ha per lei e che la relega in una posizione passiva e cronicizzante. Mi baso sulla rilevazione (che tutti possiamo fare) che “niente di organico è senza senso e niente di psichico è senza corpo” (Viktor Von Weizsacker 1886-1957) e sull’assunto che tanto i sintomi fisici quanto un conflitto mentale sono parti di una espressione unitaria della persona che va considerata nella sua totalità. Come ha scritto F. Perls (2011):
le parole corpo e anima prese singolarmente “…sono basate su una scissione artificiale, assente nella realtà (…) le parole ‘corpo’ e ‘anima’ denotano due aspetti della stessa ‘cosa’ (…) un’unità che non ha mai cessato di esistere.”
Per me il tuo benessere, la tua salute e la cura migliore per te si celano in te stesso:
tu cosa intendi quando dici benessere? Conoscersi è il primo passo e insieme lo possiamo fare, prenota un colloquio.
Bibliografia minima Bauman Z., 2000, Liquid Modernity Tr. It., Laterza, Roma – Bari, 2011 Perls F., 1942, Ego, Hunger and Aggression, Tr. It., Franco Angeli, Milano, 2011 OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – sito Weizsacker, V.von, 1956, Patosophie – Manifesto del suo pensiero© 2014-2018 Sonia De Leonardis – RIPRODUZIONE RISERVATA